Page 64 - Linee Guida Epilessia Pediatrica
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Il trattamento dell’epilessia in età pediatrica

        3.6.9. Sindrome di Lennox-Gastaut
        NICE

           Il NICE raccomanda che il trattamento dei soggetti con sindrome di Lennox-Gastaut
        sia effettuato in soli centri specializzati nella cura dell’epilessia in cui siano valutati i rischi
        e i benefici delle varie terapie farmacologiche. Questa raccomandazione è basata esclusiva-
        mente sul parere degli esperti. Il NICE considera quale prima linea di trattamento della
        sindrome di Lennox-Gastaut il VPA, sulla base di dati estrapolati da studi sulle epilessie
        generalizzate idiopatiche e sulla base del parere degli esperti. In caso di inefficacia del, o
        intolleranza a VPA, il NICE raccomanda l’uso di LTG come farmaco in add-on sulla base
        di due studi di bassa qualità [Low quality]. Possono essere presi in considerazione
        TPM o la RUF in caso di inefficacia della terapia in add-on con LTG.

           Gli studi a sostegno di questa indicazione sono di bassa qualità e dimostrano un
        tasso di eventi avversi superiori al PLB [Low qualit y]. Il farmaco di terza linea
        da considerare è il FBM, nel caso di inefficacia dei farmaci precedentemente conside-
        rati [Very low qualit y]. Sulla sola base di una procedura di consenso il NICE
        considera inappropriato l’uso di CBZ, GBP, OXC, PGB, TGB e GVG per un possibile
        peggioramento delle crisi.

        UPDATE
           Sono stati inclusi 2 RCT che testano l’efficacia di CLB (Ng et al. 2011)1 e RUF

        (Ohtsuka et al. 2014)2 rispetto al PLB.
           Lo studio di Ng (2011)1 confronta diversi dosaggi di CLB in 217 individui di età

        media di 12 anni (range 2-60 anni), il 50% dei quali era in trattamento con VPA. Il CLB
        a dosaggio 10 mg/die ha ridotto la media settimanale dei drop-attacks del 41% dopo 15
        settimane di follow-up. Dosaggi medi (20 mg/die) hanno ottenuto una riduzione del
        49,4% che arriva a 68,3% per alti dosaggi (40 mg/die). Nel gruppo del PLB la riduzione
        dei drop-attacks si aggira intorno al 12%, risultando significativamente inferiore. Analo-
        ghi risultati si osservano su tutti i tipi di crisi, mentre emerge un tasso di soggetti persi
        al follow-up che è dose-dipendente (CLB low-dose 13%, medium-dose 27,4%, high-dose
        30,5%) [Low quality]. Sonnolenza, aumento della temperatura corporea, letargia,
        scialorrea e costipazione sono gli eventi avversi registrati nei gruppi CLB in percentuale
        del 10% superiore rispetto al gruppo PLB. Due studi di estensione anche con lungo
        follow-up segnalano un elevato tasso di infezioni soprattutto delle vie respiratorie superiori
        e vie urinarie, e di otiti nei soggetti trattati con CLB2,3.

           Ohtsuka et al.4 arruolano 59 individui in età compresa fra 4 e 30 anni (età media 16
        anni) in corso di trattamento con 1-3 farmaci antiepilettici (VPA, LTG e CLB, più fre-
        quenti associazioni). Dopo 12 settimane di follow-up si osserva una riduzione significativa
        di crisi totali del 32,9% nei soggetti trattati con RUF e del 3,1% nei soggetti allocati al
        PLB. Analoga significatività si osserva nella riduzione della percentuale mediana delle
        crisi tonico-atoniche in tutti i soggetti (RUF -24,2% vs PLB -3,3%). L’efficacia sulle crisi
        tonico-atoniche non raggiunge la significatività statistica né nel gruppo 4-12 anni (ridu-
        zione delle crisi del 24,2% nel gruppo della RUF vs 10,4% nel gruppo PLB), né in quello

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