Page 59 - Sepsi in Ostetricia
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Tabella 13. Dosaggi raccomandati e modalità di infusione per gli antibiotici comunemente utilizzati
nella sepsi.
ANTIBIOTICO DOSE STANDARD E.V. NELL’ADULTO CON DIAGNOSI DI SEPSI
Amoxicillina/clavulanato 2.25 g ogni 6 h
Amikacina 15 mg/Kg/die
Ampicillina /sulbactam 3 g ogni 6 h
Azitromicina 500 mg/die (unica somministrazione)
Ceftriaxone 2 g/die (unica somministrazione)
Clindamicina 900 mg ogni 8 h
Ciprofloxacina 400 mg ogni 8-12 h
Daptomicina 8 mg/kg/die (unica somministrazione)
Gentamicina 5 mg/kg/die (unica somministrazione)
Levofloxacina 750 mg/die (se peso > 70 Kg : 500 mg ogni 12h)
Meropenem 2g dose carico, quindi 1 g ogni 6-8 h (infusione prolungata di 4-6 h)
Metronidazolo 15 mg/kg dose di carico, quindi 7.5 mg/kg ogni 6 h
Piperacillina/tazobactam 4,5 g ogni 6 h (prima dose in bolo, poi infusione prolungata di 4-6 h)
Vancomicina 25 mg/kg dose di carico, poi 500 mg ogni 6 h
Possibili schemi (Tabella 7 e Tabella 13) per la terapia antibiotica empirica iniziale della sepsi in
ambito ostetrico includono un carbapenemico ad ampio spettro (meropenem;
imipenem/cilastatina; ertapenem; doripenem) o una combinazione penicillina/inibitore delle beta
lattamasi (es. Piperacillina/tazobactam) in associazione ad un aminoglicoside (es. gentamicina;
amikacina). La terapia combinata (utilizzare 2 diverse classi di antibiotico in associazione) sembra
biologicamente plausibile e probabilmente utile dal punto di vista clinico nel caso di infezione severa
(in particolare nello shock settico) anche se non vi sono evidenze conclusive di beneficio nel caso di
batteriemia e sepsi senza shock. Tuttavia, in pazienti con sepsi da Gram negativi (patogeni prevalenti
nelle sepsi in gravidanza e puerperio) è stato riportato che la combinazione beta-lattamico piu
aminoglicoside riduce in maniera significativa la probabilità di terapia iniziale inadeguata, che
rappresenta un fattore predittivo indipendente di mortalità (Micek 2010).
L’aumento dei batteri Gram negativi resistenti ai carbapenemi (European Centre for Disease
Prevention and Control 2017) impone di limitare l’uso di tali antibiotici solo nelle infezioni
complicate da batteri produttori di ß-lattamasi a spettro esteso -ESBL- (pazienti con una recente
infezione da batteri ESBL accertata microbiologicamente, con una condizione di colonizzazione da
batteri ESBL o con una recente esposizione a fluorochinoloni e/o cefalosporine). In assenza di queste
condizioni è preferibile l’associazione di un beta-lattamico + aminoglicoside per la terapia empirica
della sepsi in ostetricia (Elton and Chaudhari, 2015; Burton and Sibai 2012; Rhodes 2016). La dose
iniziale di beta-lattamico può essere somministrata in bolo o infusione rapida per raggiungere
rapidamente i livelli ematici terapeutici. Dopo la dose iniziale, sembra che un’infusione
protratta/continua sia più efficace rispetto alla somministrazione a dosi intermittenti.
Per gli aminoglicosidi, in caso di insufficienza renale è necessario monitorare il livello plasmatico
del farmaco per assicurarsi che le concentrazioni siano sufficiente basse da minimizzare il rischio di
tossicità renale e per calibrare l’intervallo di tempo tra le somministrazioni.
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