Page 27 - Sepsi in Ostetricia
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3. NUOVE DEFINIZIONI DELLA SEPSI MATERNA E IDENTIFICAZIONE DEL
RISCHIO

Razionale

I dati di letteratura sono concordi nell’affermare che la precoce identificazione nella popolazione
ostetrica delle pazienti con sepsi/shock settico ed il conseguente intervento terapeutico tempestivo
hanno un impatto significativo sulla sopravvivenza. Ridurre la mortalità comporta quindi definire
percorsi condivisi in merito al precoce riconoscimento delle infezioni e delle insufficienze d'organo
sepsi correlate al di fuori dell’area critica in una popolazione in cui l’evoluzione clinica è più rapida
e spesso più letale. La sepsi materna è quindi da definirsi un’emergenza ostetrica.
Questo documento si propone di fornire un approccio pratico alla valutazione delle pazienti con
infezione/sepsi/shock settico in un contesto di cure primarie (in pronto soccorso, in sala parto o in
degenza), da parte di Medici Ginecologi e Ostetriche includendo strumenti pratici per valutare i
fattori di rischio, oltre ad un elenco dettagliato e strutturato di potenziali segni e sintomi clinici di
interesse. Si ritiene che l’utilizzo di uno strumento di valutazione semplice e standardizzato possa
aiutare i professionisti sanitari a identificare le pazienti più gravi, che richiedono trattamenti
potenzialmente salvavita.

DEFINIZIONI

Definizione di sepsi per la donna in gravidanza e in puerperio
Nel 2016 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha proposto la nuova definizione di sepsi
materna:

        “La Sepsi materna è una condizione pericolosa per la vita definita come una disfunzione
        d’organo conseguente a un’infezione contratta durante la gravidanza, il parto, e il periodo
        post-aborto o il periodo post-partum (ossia lasso di tempo fra la rottura delle membrane o il
        parto e il 42° giorno del puerperio)”.
Tale definizione è stata sviluppata sulla base di una revisione sistematica delle definizioni esistenti
(inclusa la Third International Consensus Definitions for Sepsis and Septic Shock 2016 per la
popolazione adulta) ed attraverso una consulenza tecnica internazionale. Questa nuova proposta
della OMS si allinea alla recente definizione di sepsi nell’adulto considerando la sepsi come una
risposta sregolata e rischiosa per la vita causata da un’infezione.

Criteri diagnostici di sepsi e shock settico per la donna in gravidanza e in puerperio

La nuova definizione stabilisce che il binomio: infezione + danno d’organo è alla base della diagnosi
di sepsi materna come di quella dell’adulto. Tuttavia l’OMS non ne ha definito i criteri diagnostici
considerando il sistema di valutazione del danno d’organo proposto per la sepsi dell’adulto (il SOFA
score –Sequential Organ Failure Assessment) non sufficientemente validato per la sepsi materna sia
per le alterazioni fisiologiche caratteristiche della gravidanza che per la sua complessità in quanto
basato non unicamente su criteri clinici “bedside”. In attesa dell’elaborazione dei criteri diagnostici
dell’OMS rimandiamo alla proposta del Gruppo di Approfondimento Tecnico (GAT) di Regione
Lombardia che suggerisce l’utilizzo di criteri diagnostici già utilizzati per la popolazione adulta
adattati alla condizione fisiologica della gravidanza. Tale strategia è in accordo con quella proposta
dall’Associazione di Medicina Ostetrica dell’Australia e Nuova Zelanda.

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