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AIFA Capitolo 1
Rapporto Vaccini 2017
Segnalazioni di sospette reazioni avverse 2017:
parte generale
Allo scopo di individuare i fattori che determinano queste differenze, l’analisi descrittiva
delle segnalazioni di sospetto AEFI per tutti i vaccini e per i vaccini obbligatori ha preso in
considerazione la loro distribuzione per età , sesso, fonte della segnalazione, anno di
insorgenza della sospetta reazione avversa e andamento mensile delle segnalazioni.
Per quanto riguarda l’età , circa il 78% delle segnalazioni (n. 5.131) ha riguardato i bambini
fino a 11 anni, fascia d’età nella quale ricade la maggior parte delle vaccinazioni primarie e
successivi richiami (56% nella fascia di età 1 mese – 1 anno), il 5% gli adolescenti (n. 332),
l’11% gli adulti (n. 710) e il 4% i soggetti ultrasessantacinquenni (n. 239). Nel restante 4%
circa, le informazioni relative a sesso e/o età non erano presenti.
Negli adulti, la percentuale di segnalazioni per soggetti femminili è circa il doppio di quella
per il sesso maschile (Tabella 2). Questo dato è in linea con quanto osservato anche in altri
Paesi e potrebbe dipendere sia da fattori biologici (ormonali, genetici), non ancora
completamente definiti, sia da una maggiore attenzione delle donne al proprio stato di
salute che comporta una maggiore attitudine alla segnalazione (osservata anche per le
reazioni avverse ai farmaci).
Tabella 2. Distribuzione delle segnalazioni inserite nel 2017 per fascia di età e sesso (tutti
i vaccini)
Fascia di Segnalazioni tutti i vaccini^
etÃ
Totale Maschi Femmine
N.
% N. % N. %
≤1 anno 3.773 58,8 1.954 62,6 1.819 55,3
2 - 11 anni 1.358 21,2 709 22,7 649 19,7
12 - 17 anni 156 176
18 - 64 anni 332 5,2 228 5,0 482 5,4
≥65 anni 710 11,1 76 7,3 163 14,7
239 2,4
3,7 5,0
Totale 6.412 100 3.123 100 3.289 100
^ 284 segnalazioni senza informazioni su età e/o sesso
Considerando i soli vaccini per ottemperare all’obbligo di legge nei soggetti fino a 16 anni,
3 segnalazioni su 4 riguardano i bambini sotto l’anno di età , come atteso in base all’attuale
calendario vaccinale. Non sono state osservate differenze di genere nella distribuzione
delle segnalazioni relative a questi vaccini (Tabella 3).
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