Page 92 - Guida alle Vaccinazioni
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Sintomi – Stati morbosi - Situazioni  Vaccino          Vaccinare?

Nota 4: per proteggere queste persone da morbillo, rosolia, parotite e varicella è indicata la vaccinazione dei contatti stretti
suscettibili.9

Nota 5: Pre-esposizione: nei pazienti con grave immunodepressione va rinviata la vaccinazione antirabbica ed evitata per
quanto possibile l’esposizione al rischio di malattia. Se questo non è possibile le persone a rischio vanno vaccinate per via
i.m. e testato il titolo anticorpale da 2 a 4 settimane dopo la somministrazione della 3° dose.7
La negatività del titolo dopo la terza dose (<0,5 UI/ml) richiede una attenta valutazione del rischio ed è indicata la
somministrazione di una dose aggiuntiva.7 Post-esposizione: durante la profilassi post-esposizione non dovrebbero essere
somministrate terapie immunosoppressive. Se ciò è inevitabile per il trattamento di altre patologie, la vaccinazione va
eseguita ma deve essere testato il titolo anticorpale da 2 a 4 settimane dopo la somministrazione della 5° dose.7 In caso di
titolo anticorpale <0,5 UI/ml va somministrata una dose aggiuntiva.7

Nota 6: il vaccino anti-varicella si è dimostrato sicuro ed efficace in bambini con leucemia linfoblastica acuta in remissione
da almeno un anno e con un numero totale di linfociti superiore a 700-1000/mm3 , con oltre 100.000 piastrine per mm3 e il
paziente non deve essere sottoposto a radioterapia al momento della vaccinazione. Se il paziente è in chemioterapia di
mantenimento, questa deve essere interrotta almeno 1 settimana prima e per 1 settimana dopo la vaccinazione.17 Visto
che il rischio di letalità della varicella è significativamente diminuito negli ultimi 20 anni grazie all’introduzione dell’aciclovir
e più recentemente di altri farmaci antivirali efficaci (foscarnet e cidofovir) e la sospensione della terapia di mantenimento
può essere gravata da rischi, posticipare la vaccinazione dopo la sospensione della chemioterapia può essere una scelta
ugualmente sicura.180 Non si hanno dati per gli adulti per cui il vaccino può essere utilizzato solo quando il rischio di
malattia supera il rischio potenziale legato al vaccino.
La valutazione deve essere effettuata dal medico vaccinatore, eventualmente con la consulenza del medico specialista
che ha in cura il caso.7 Vedi anche Allegati 6 e 7.

Nota 7: vaccini inattivati, ricombinanti, subunità, polisaccaridici, coniugati e tossoidi possono essere somministrati a tutti i
pazienti immunocompromessi ma la risposta alla maggior parte dei vaccini può non essere adeguata e quindi
l’immunogenicità dei vaccini può essere sostanzialmente ridotta. La valutazione deve essere effettuata dal medico
vaccinatore, eventualmente con la consulenza del medico specialista che ha in cura il caso.7 In condizioni di rischio i
vaccini inattivati possono essere somministrati durante la chemioterapia se il paziente è in buone condizioni cliniche, non
ha infezioni in corso e non ha tossicità d’organo.180 In questi pazienti i vaccini dovrebbero essere risomministrati dopo il
ripristino dell’immunocompetenza a meno che non sia stata documentata una risposta anticorpale protettiva.179 Se è in
programma la sospensione della terapia e la situazione lo permette, posticipare la somministrazione del vaccino dopo il
ripristino dell’immunocompetenza in modo da ottenere una risposta immune migliore. Un sufficiente ripristino
dell’immunocompetenza si ha a remissione di malattia, dopo 3 mesi dalla sospensione della chemioterapia e della
radioterapia o 6 mesi in caso di somministrazione di anticorpi anti-linfociti B (es. rituximab). In caso di trapianto di cellule
staminali vedi relativa voce sezione D.

Leucemia cronica                      Vaccini vivi     vedi nota 1 e 2
                                      tutti gli altri
                                                       si vedi nota 2 e 3

Nota 1: la decisione se e quali vaccini vivi attenuati somministrare deve essere valutata in base al grado di
immunodepressione e quando il rischio di malattia supera il rischio potenziale legato al vaccino, secondo i criteri riportati
nell’introduzione. La valutazione deve essere effettuata dal medico vaccinatore, eventualmente con la consulenza del
medico specialista che ha in cura il caso.7 Vedi anche “Immunodeficienza grave”. Per proteggere queste persone da
morbillo, rosolia, parotite e varicella è indicata la vaccinazione dei familiari e i conviventi suscettibili.9

Nota 2: nella valutazione tenere conto del trattamento eseguito. Vedi sezione D.

Nota 3: i vaccini inattivati, ricombinanti, subunità, polisaccaridici, coniugati e tossoidi possono essere somministrati
regolarmente secondo il normale calendario ma la risposta può non essere ottimale e quindi dovrà essere valutata la
necessità di ulteriori richiami dopo il ripristino dell’immunocompetenza.10
La valutazione deve essere effettuata dal medico vaccinatore, eventualmente con la consulenza del medico specialista
che ha in cura il caso.7

Leucodistrofia metacromatica (ad esordio tardo infantile, giovanile, adulto) (vedi “Malattia
metabolica congenita” e Allegato 14)

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