Page 83 - Guida alle Vaccinazioni
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Sintomi – Stati morbosi - Situazioni  Vaccino          Vaccinare?

In caso di esantema post-vaccinale è opportuno escludere il personale sanitario vaccinato dall’assistenza diretta con
persone immunocompromesse suscettibili, anche se il rischio di trasmissione sembra minimo.10
La persona con infezione da HIV con immunodepressione grave, contatto della persona vaccinata contro la varicella o HZ,
deve essere monitorata per lo sviluppo di esantema;122 qualora si sviluppi un esantema deve esere iniziato un trattamento
con aciclovir.160

Nota 3: nei contatti suscettibili deve essere eseguita la vaccinazione MPR;122 è consigliato che la seconda dose sia
somministrata dopo l’intervallo minimo di 4 settimane. Non c’è rischio documentato di trasmissione dei virus attenuati
morbillo, parotite e rosolia.3,5,8,19

Nota 4: la vaccinazione anti-rotavirus non è controindicata e va eseguita come da calendario.122 Il teorico rischio di
trasmissione del virus vaccinale è minore del rischio legato alla possibilità trasmissione di un bambino non vaccinato che
può essere infettato da un virus selvaggio.122 Per minimizzare una potenziale trasmissione di rotavirus, nei 14 giorni
successivi,160 in particolare dopo la prima dose,11 le persone con infezione da HIV devono evitare il contatto con le feci dei
bambini vaccinati122 e gli altri familiari devono lavarsi bene le mani dopo il contatto con le feci del vaccinati.5,11

Nota 5: la vaccinazione Ty21a può essere eseguita.122 I soggetti vaccinati in buona salute non eliminano il batterio vivo
attenuato con le feci e pertanto non esiste alcun rischio di trasmissione secondaria dell’infezione nell’ambito dei contatti.7

ï‚· vaccinazione del nato               BCG              vedi nota
    da madre HIV positiva             tutti gli altri
                                                       si

Nota: il vaccino BCG non è indicato per i bambini che vivono nei Paesi non a rischio. Nei nati da madre HIV positiva o

conosciuta come a rischio di infezione da HIV, e ancora in stato di infezione non determinato, qualora la condizione di
rischio rappresenti un’indicazione all’esecuzione del vaccino BCG, il vaccino può essere somministrato dopo che sia
documentata l’assenza di trasmissione (ovvero siano documentati due test per HIV-RNA in PCR negativi opportunamente
distanziati nel tempo, in bambini non allattati al seno).9

ï‚· vaccinazione della gestante         tutti vedi nota
    HIV positiva

Nota: le donne in gravidanza possono ricevere le vaccinazioni che sono raccomandate in gravidanza: vaccino contro
l’influenza e vaccino dTaP. Riguardo alle altre vaccinazioni che sono raccomandate per le persone con infezioni da HIV
occorre attenersi alle indicazioni previste per le donne in gravidanza.164 Vedi “Gravidanza”.

Hodgkin, malattia di                  Vaccini vivi     no vedi nota 1, 2 e 3
                                      tutti gli altri  si vedi nota 1, 4 e 5

Nota 1: i pazienti affetti da neoplasia maligna hanno un deficit del sistema immunitario la cui gravità dipende dall’età del
paziente, dal tipo di neoplasia e dal tipo e intensità del trattamento.178 I pazienti affetti da neoplasie del sangue tendono ad
essere maggiormente immunocompromessi di quelli con tumori solidi.179 La condizione immunologica va approfondita e la
valutazione deve essere effettuata dal medico vaccinatore, eventualmente con la consulenza del medico specialista che
ha in cura il caso.

Nota 2: i pazienti affetti da neoplasia maligna non devono ricevere vaccini vivi attenuati in fase acuta di malattia e in corso
di trattamento chemioterapico. Alcuni vaccini vivi (morbillo, parotite, rosolia, varicella, zoster) possono essere somministrati
quando la chemioterapia è terminata da almeno 3 mesi. In caso di somministrazione di anticorpi anti-linfociti B (es.
rituximab) o di altri anticorpi monoclonali (es. alemtuzumab) i vaccini vivi possono essere somministrati quando la terapia è
terminata da almeno 6 mesi. Nella valutazione di quali vaccini somministrare tener conto anche del trattamento eseguito.
Vedi sezione D. La valutazione deve essere effettuata dal medico vaccinatore, eventualmente con la consulenza del
medico specialista che ha in cura il caso.7 Vedi anche “Tumori solidi”.

Nota 3: è raccomandata la vaccinazione dei contatti stretti suscettibili; è consigliato che la seconda dose sia somministrata
dopo l’intervallo minimo di 4 settimane.

Nota 4: vaccini inattivati, ricombinanti, subunità, polisaccaridici, coniugati e tossoidi possono essere somministrati a tutti i
pazienti immunocompromessi ma la risposta alla maggior parte dei vaccini può non essere adeguata e quindi
l’immunogenicità dei vaccini può essere sostanzialmente ridotta.

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