Page 13 - Guida alle Vaccinazioni
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possano determinare una immunodepressione, la valutazione deve essere eseguita dal medico
vaccinatore. In questi o in altri casi può essere utile consultare lo specialista che ha in cura il caso.
In molti casi queste patologie non influiscono sulla valutazione delle vaccinazioni. Però la
effettuazione del triage può essere una occasione opportuna per individuare le vaccinazioni che
sono specificamente indicate nel Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale22 nei bambini con
patologie croniche e che devono essere proposte e possibilmente programmate in aggiunta a quelle
previste dal normale calendario.
8) Negli ultimi 6 mesi, il bambino ha attuato terapie di lunga durata: ha assunto farmaci con
continuità oppure è stato sottoposto a radioterapia o dialisi?
In caso di risposta positiva occorre indagare il tipo di farmaco usato, il dosaggio, la durata del
trattamento, se la terapia è ancora in atto o in caso contrario da quanto tempo è stata sospesa.
Talvolta i trattamenti sono polifarmacologici, la valutazione deve tenere in considerazione tutti i
farmaci usati.
La domanda è importante perché alcuni farmaci riducono la risposta immunitaria per cui, in questi
casi, possono essere controindicati i vaccini vivi perché la loro somministrazione può aumentare i
rischi di gravi reazioni avverse; inoltre, è necessario valutare la somministrazione anche degli altri
vaccini, perché questi trattamenti possono ridurre in modo significativo l’efficacia di tutti i vaccini. Tra
questi abbiamo i corticosteroidi ad alti dosaggi, i farmaci antiblastici, la terapia radiante, i farmaci per
il trattamento delle malattie autoimmuni/reumatiche (es. artrite reumatoide, morbo di Crohn,
psoriasi), gli immuno-mediatori e immuno-modulanti, in particolare i farmaci anti-Tumor Necrosis
Factor (TNF).
Alcuni farmaci antimicrobici (es. antibiotici, antivirali) possono interferire con l’efficacia di alcuni
vaccini. Viceversa in alcuni casi la vaccinazione, pur essendo sicura ed efficace, può interferire con
alcuni farmaci somministrati successivamente (es. aspirina, warfarina).
La sezione D è interamente dedicata alle terapie ed ai trattamenti: questi devono sempre essere
considerati nella valutazione dell’idoneità alla vaccinazione, oltre alla condizione che ha richiesto la
terapia/il trattamento.
9) Il bambino è mai stato sottoposto ad interventi chirurgici?
In caso di risposta positiva occorre indagare il tipo di intervento chirurgico e quando l’intervento è
stato eseguito perché alcuni interventi come il trapianto di midollo, il trapianto di organo solido, la
splenectomia, la timectomia e alcuni interventi cardiochirurgici possono essere significativi nella
valutazione dell’idoneità alla vaccinazione. In caso di interventi recenti o programmati a breve tenere
conto dell’influenza dell’anestesia. Deve inoltre essere valutata la malattia che ha portato
all’intervento ed eventuali altre terapie eseguite (es. emoderivati).
10) Il bambino ha ricevuto vaccinazioni nell’ultimo mese?
In caso di risposta positiva occorre indagare quale vaccino è stato somministrato e quando il
vaccino è stato eseguito, perché per alcuni vaccini vivi è necessario attendere 4 settimane da una
precedente somministrazione di un altro vaccino vivo.
I vaccini inattivati possono invece essere somministrati nello stesso momento o a qualsiasi intervallo
temporale dai vaccini vivi escluse alcune limitate eccezioni.
Le domande che seguono sono utili nella somministrazione di vaccini vivi attenuati.
11) Il bambino ha avuto una invaginazione/intussuscezione intestinale?
Una storia di invaginazione /intussuscezione intestinale (scivolamento di una porzione di intestino in
un’altra) è una rara controindicazione alla somministrazione del vaccino anti-rotavirus. La domanda
va posta solo prima dell’effettuazione di questo vaccino.
12) Vi sono casi di immunodeficienza congenita nei fratelli, genitori e nonni?
In caso di risposta positiva, la valutazione deve essere eseguita dal medico vaccinatore, perché
prima di procedere con le vaccinazioni deve essere accertata la condizione di salute del bambino.
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