Page 126 - Guida alle Vaccinazioni
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Terapia – Trattamento Vaccino Vaccinare?
Immunosoppressiva, terapia
ï‚· vaccinazione del caso Febbre gialla vedi nota 1, 2, 3 e 4
HZ-va
MPRV vedi nota 1, 2, 3 e 5
Varicella
Altri vaccini vivi vedi nota 1, 2, 3 e 6
PCV
PPV-23 vedi nota 1, 2, 3 e 6
tutti gli altri
vedi nota 1, 2 e 3
si vedi nota 1, 7 e 8
si vedi nota 1, 7 e 8
si vedi nota 1 e 8
Nota 1: le terapie immunosoppressive a lungo termine, ovvero con durata superiore a 28 giorni8, sono utilizzate come
terapia antiblastica, per prevenire il rigetto nei trapianti di organi, nel trapianto di cellule staminali, nel trattamento di
malattie infiammatorie croniche e malattie autoimmuni (es. malattia infiammatoria cronica dell’intestino, psoriasi, artrite
reumatoide, miastenia gravis, lupus eritematoso sistemico ed altre). Queste terapie hanno il loro maggiore impatto
sull'immunità cellulo-mediata ma possono interferire anche con la produzione di anticorpi dipendente dalle cellule T. Il
tempo necessario per la ricostituzione della competenza immunitaria varia a seconda dell’intensità e tipo della terapia
immunosoppressiva, dalla malattia di base e da altri fattori, per cui non è possibile determinare uno specifico intervallo di
tempo dopo la sospensione del trattamento immunosoppressore che consenta di ottenere una risposta immune
adeguata.4,10,17 Non sono considerate immunosoppressive alcune terapie per condizioni infiammatorie (come
idrossiclorochina, sulfasalazina o auranofina) così come non lo sono alcune terapie ormonali (tamoxifene e inibitori della
liberazione di gonadotropinase in monoterapia) 220 o farmaci classici a basso dosaggio ovvero con dosaggi non superiori a:
methotrexate 15mg/m2/settimana, ciclosporina 2.5mg/kg/die, azatioprina 1-3mg/kg, ciclofosfamide 0.5-2mg/kg/die per via
orale, leflunomide 0.25-0.5mg/kg/die e 6-mercaptopurina 1.5mg/kg/die.
Le vaccinazioni di routine e i vaccini aggiuntivi indicati per le condizioni di immunodepressione, dovrebbero, sempre
quando possibile, essere eseguite prima dell’inizio della terapia immusopressiva; questo è spesso possibile (es. malattie
reumatologiche, trapianto di organo solido).7,8 Non è però giustificato ritardare l’inizio della terapia per eseguire le
vaccinazioni. La valutazione deve essere effettuata dal medico vaccinatore, eventualmente con la consulenza del medico
specialista che ha in cura il caso in particolare per valutare l’immunosoppressione residua e definire i tempi tra la fine del
trattamento e la vaccinazione. Vedi anche le specifiche voci: “Antiblastica terapia, Anticorpi monoclonali, Anticorpi
monoclonali contro linfociti B, Corticosteroide, Inibitori del fattore di necrosi tumorale, Trapianto e Radiante terapiaâ€.
Nota 2: in genere deve trascorrere un periodo di almeno 3 mesi tra la cessazione della terapia e la somministrazione di
vaccini vivi (per ridurre il rischio di malattia causato dal ceppo vaccinale). Tuttavia, questo intervallo può variare in base
all’intensità dell’immunosoppressione indotta dalla terapia. Ad esempio, mentre la vaccinazione può essere eseguita giÃ
nelle 4 settimane successive all'interruzione della terapia steroidea sistemica ad alte dosi, in caso di terapia con rituximab
può essere necessario un intervallo più lungo di 6-12 mesi. Può essere valutata l’esecuzione di vaccini vivi in caso di
urgenze come le situzioni di post-esposizone o di focolaio epidemico in cui non ci siano alternative.4 Vedi anche allegato 8.
Nota 3: prima dell’inizio del trattamento devono passare più di 4 settimane dopo la somministrazione di vaccini virali vivi
attenuati.4
Nota 4: le persone in terapia immunosoppressiva di lunga durata che assumono basse dosi di farmaci immunosoppressori
possono ricevere il vaccino contro la febbre gialla se il rischio di infezione naturale è elevato (es. vaccinazione contro la
febbre gialla nelle persone che si recano in regioni dove la malattia è epidemica). La valutazione deve essere effettuata
dal medico vaccinatore, eventualmente con la consulenza del medico specialista.7,11,107 In questi casi particolare
importanza riveste la revisione e l’aggiornamento delle zone a rischio per i viaggiatori.83 Una singola dose di vaccino contro
la febbre gialla è sufficiente per conferire una immunità protettiva contro la febbre gialla per tutta la vita per cui la
rivaccinazione non è più ritenuta necessaria.80,84
Nota 5: se disponibile utilizzare il vaccino anti Herpes zoster-su. Però,visti i dati di elevata incidenza di Herpes zoster tra i
soggetti trattati con immunosoppressori, il vaccino anti Herpes zoster-va è consigliato e può essere dato ad un intervallo
inferiore a 4 settimane o contemporaneamente alla somministrazione della terapia con immunosoppressori classici
(esempio methotrexate ≤0.4mg/Kg/settimana, azathioprina ≤3mg/Kg/giorno, mercaptopurina ≤1.5mg/Kg/giorno,
sulfasalazina e idroclorochina) o con agenti biologici, a discrezione dello specialista.7,8
Nota 6: i soggetti suscettibili alla varicella dovranno terminare il ciclo di vaccinazione, se possibile, almeno 4 settimane
prima dell’inizio del trattamento.7
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